Un ragionamento corretto che però porta ad una contraddizione viene definito paradosso.
Secondo Wikitelachiesto il paradosso, termine nato dalle parole para (portiere) e dosso (dissuasore di velocità) è un potente stimolo per la riflessione.
Come se non avessimo abbastanza specchi in casa.
Fin dalla prima infanzia i paradossi ti circondano.
Senti alcuni genitori che ai loro figli dicono "corri dagli amici, ma non sudare" oppure "tirati su seduto" o il classico "Non urlare a voce alta".
Queste affermazioni portano a riflettere, si.
Nel mondo del lavoro poi i paradossi si sprecano.
Ad esempio "può lavorare con noi, ma senza retribuzione" oppure "cerco giovane primo impiego con esperienza" o anche "il suo contratto comprende otto ore lavorative al giorno, ma l'orario è flessibile".
Insomma siamo circondati ogni giorno da paradossi di ogni genere, sia nella vita quotidiana sia nel lavoro, in politica, in tv, a scuola e così via.
Siamo quindi portati a riflettere giorno dopo giorno, oppure viviamo passivamente queste situazioni?
Ora ad esempio è l'estate autunnale più lunga dell'anno.
Voi come la vedete?